venerdì 29 giugno 2012

LO SAI CHE L'OLIO DELLA JOHNSON PUO' ESSERE USATO COME ANTI CALCARE? LO SAI CHE CONTIENE PARAFFINA UNA SOSTANZA CANCEROGENA?

Avete presente quell'olio della Jonhson che vanta meravigliosi poteri rilassanti e pelle bella e morbida come quella di un bambino, idratandola fino a 10 volte? Fandonie. Il Johnson's baby oil e tutti i suoi parenti sono oli a base quasi esclusivamente di paraffina (mineral oil, minerale nel senso di derivato dal petrolio!), qualche colorante e profumi sintetici, che non solo non fa respirare la pelle (come smettete di metterlo la pelle si prosciuga e pare essere una delle cause dei tumori alla pelle) ma essendo la paraffina un derivato del petrolio inquina.

Ci sono prodotti che io non userei mai né per me né, tantomeno, per i miei bambini, il Johnson’s Baby Oil è decisamente uno di questi!Il motivo è presto detto, del tutto a base di paraffina liquida (sinonimo di mineral oil, Paraffinum Liquidum, Petrolatum, e il suo derivato Cera Microcristallina) e di profumazioni sintetiche è semplicemente un derivato(molto scadente) della lavorazione del petrolio.Però può essere riciclato come anticalcare, non per pulire il calcare già depositato (per quello ci vuole Aceto + bicarbonato: un anticalcare potente ma naturale) ma per fare in modo che il calcare presente nell’acqua non si depositi subito sui nostri sanitari e rubinetterie.Il potente effetto idrorepellente lo rende perfetto per questo uso, in più lucida perfettamente le rubinetterie cromate

Come devi usarlo? Semplicissimo!Ne basta un velo sulla spugna asciutta, da passare dove vuoi che il calcare non riesca a depositarsi, dopo averlo passato ripassa con uno straccio asciutto per togliere l’eccesso e lucidare e voilà!

LA PARAFFINA CAUSA IL CANCRO,LO DICE ANCHE L'UE!

La paraffina raffinata è bianca, leggermente traslucida, insapore e inodore, untuosa al tatto. Scoperta verso il 1829 da Reichenbach nel catrame di legno, la paraffina esiste anche allo stato naturale. La paraffina è poco solubile in alcool e acetone, abbastanza solubile in toluene, cloroformio, e xilolo mentre è solubile in trementina, benzolo, etere etilico.
La sua preparazione industriale costituisce attualmente parte del trattamento degli oli di petrolio, la cui deparaffinazione è un'operazione fondamentale. Negli oli lubrificanti sono presenti sia le n-paraffine, ad alto punto di fusione, sia le isoparaffine, a basso punto di fusione. Queste ultime sono note col nome commerciale di petrolato o paraffina microcristallina. Un tempo la deparaffinazione avveniva per refrigerazione e il petrolato era ottenuto per decantazione e la paraffina per filtrazione. I moderni impianti usano l'estrazione con solventi (propano, metiletilchetone, benzene, ecc.) nei quali paraffina e petrolato sono poco solubili. La separazione della paraffina dal petrolato avviene per refrigerazione.

Nell'Unione Europea si applica al petrolato la frase di rischio R45 con la nota N poiché la sostanza può provocare il cancro.

http://www.sos2012.it/informazione/57-4salute-biologia-medicina-alternative/1873-lo-sai-che-lolio-della-johnson-puo-essere-usato-come-anti-calcarelo-sai-che-contiene-paraffina-una-sostanza-cancerogena




giovedì 28 giugno 2012

INCI: cos’è? Come riconoscere un buon prodotto?


L’INCI che sta per International Nomenclature of Cosmetic Ingredients,  è l’elenco degli ingredienti cosmetici espresso secondo una nomenclatura standard.
Secondo una legge del 1997,  le case cosmetiche sono obbligate a riportare sulla confezione di ogni prodotto l’elenco degli ingredienti in esso contenuti. 
Tale elenco è composto in ordine decrescente: cioè, al primo posto si indica l’ingrediente contenuto in percentuale più alta, e man mano a seguire gli altri, fino a quello contenuto in percentuale più bassa.
 Gli ingredienti di derivazione vegetale che non hanno subito processi chimici sono espressi tramite il loro nome botanico latino, seguito dalla parte di essi utilizzata in lingua inglese. Ad esempio: “prunus dulcis oil” sta per “olio di mandorle dolci”.
Le sostanze che  hanno subito un intervento chimico hanno un nome ingleseAd esempio: “sodium laureth sulfate” sta per “sodio lauriletossisolfato”
coloranti sono indicati sempre in fondo, con la sigla C.I., che sta per colour index, seguita da un numero identificativo.
Quando compriamo un cosmetico badiamo alla confezione, alla quantità di prodotto contenuto, al prezzo, ecc , ma quasi mai ci soffermiamo a leggere la lista degli ingredienti, che è invece il dato più importante.
Spesso si pensa che se un ingrediente è autorizzato, cioè non espressamente vietato da un legge, sia  innocuo. Invece no! Anche se spesso contenuti in piccole percentuali, ci sono ingredienti che possono causareallergie, il sorgere di brufolicomedoni o peggio, come  alcuni studi scientifici dimostrano, tumori.
Il mio intento non è creare allarmismo. Vorrei solo che si scegliesse un prodotto in maniera più consapevole, e non solo perchè l’abbiamo visto in tv o delle amiche ce l’hanno consigliato.
Come fare dunque?
Non è difficile e soprattutto non è necessaria una laurea in chimica =)
Esistono dei siti che hanno già svolto tutto il lavoro per noi!
Un esempio è il famosissimo Biodizionario (www.biodizionario.it), che consente di cercare gli ingredienti e li valuta utilizzando pallini verdi, gialli o rossi a seconda della loro sinteticità o dannosità.
Più completo è  il sito inglese Skin deep (www.cosmeticsdatabase.com), che classifica i vari prodotti con voti da 0 (ottimo) a 10 (assolutamente da evitare!) ed elenca i vari studi scientifici che provano tale pericolosità.
Eccovi una breve lista degli ingredienti dannosi più diffusi  in prodotti di make-up:
- butilidrossianisolo, noto come BHA o E320, è vietato in america ma non da noi. E’ un conservante (quindi un antiossidante) e spesso il suo uso viene associato al BHT, anch’esso dannoso. La metabolizzazione del BHA produce metaboliti potenzialmente carcinogeni! Io l’ho ritrovato in un correttore comprato in farmacia…!
octoxynol in tutte le sue numerazioni (11, 12, 13, 16, 20 e 40)
bronopol, DMDM hydantoin, quaternium-15, sono sostanze che liberano formaldeide (ingrediente non più presente nei cosmetici ma solo in alcuni smalti perchè ritenuto allergenico e cancerogeno)
- quasi tutte le sostanze terminanti in -paraben;  sono sospettate di causare tumori al seno
triclosan, sostanza molto diffusa anche tra i deodoranti, con potente attività antibatterica, anch’esso sospettato di essere causa di tumore al seno
- monoethanolamine (MEA),  triethanolamine (TEA), diethanolamine (DEA) e ethanolamine, creano il rischio di formazione di nitrosamine (cancerogene)
- oli di silicone, solitamente terminanti in -thicone (dimethicone, trimethicone, ecc), dannosi perchè non lasciano traspirare la pelle, causando l’insorgere di brufoli e facendola invecchiare più in fretta
- polyethylene glycol (PEG); non è solo potenzialmente cancerogeno, ma contribuisce allo smantellamento della capacità della pelle di assorbire l’umidità e i nutrienti, lasciando il sistema immunitario vulnerabile
Sodium Lauryl Sulfate (SLS) e Sodium Laureth Sulfate (SLES):  danneggiano la formazione degli occhi nei giovani, causando danni permanenti e irritazioni ed è legato alla formazione della cataratta. Altri ricercatori ne hanno messo in evidenza la pericolosità, dato che può danneggiare il sistema immunitario e, quando unito a altre sostanze chimiche, può essere trasformato in nitrosamine, una classe di potenti cancerogeni
paraffinum liquidum, propylene glycol, petrolatum, vaselina, isopropyl, ecc; tutte sostanze derivate dal petrolio!!!
Sostanze dannose ce ne sono tante…occhio ragazze!!!



articolo preso da " http://www.makeupworld.it "

UNA CREMA VALE L'ALTRA???

Il pane di in panifico di Altamura è come il pane che compro al supermercato che si equivale a quello del discount perchè tutti usano acqua-farina e calore per la cottura!?!
Parlando di cosmesi, se si vuole andare più in prodondità andiamo a vedere L'INCI per conoscere quali sono davvero gli ingredienti utilizzati.
Gran parte delle creme a basso costo utilizzano il paraffinum liquid anzichè una emulsione di preziosi oli essenziali.
E' vero, entrambe formano uno velo che impedisce l'eccessiva evaporazione e mantengono l'idratazione ma allora, visto che il paraffinum liquidum è derivato dal petrolio ed è stretto parente del grasso, perchè non andare dal nostro meccanico di fiducia e farci dare una "spalmata" di grasso economico sulla pelle?
Purtroppo il "ho sentito dire" e un "tale mia ha detto che" sono delle generalizzazioni e luoghi comuni che contribuiscono solo a fare disinformazione e nascondere la verità che è sempre difficile scovare!
Le creme a basso costo a differenza di quelle professionali hanno scadenti principi attivi a volte quasi inesistenti, rendendo la crema acqua spalmabile e la differenza la si nota, dalle creme protettive solari che ti fanno scottare ugualmente, alle creme viso e corpo che per idratare vanno messe e rimesse in continuazione con uno spreco di prodotto molto alto e senza risultato.
Parlando invece di detergenti e bagnischiuma, il problema di quelli a basso costo è che contengono saponi scadenti ad alta percentuale che aggrediscono la pelle la irritano e la seccano, sopratutto visto che la media delle persone li usa ogni giorno, infatti io alle mie clienti spesso consiglio i sindet che sono detergenti sintetici senza sapone e che non aggrediscono la pelle.... va bene il rispoarmio ma pensiamo ai problemi che la pelle puo' avere!






lunedì 18 giugno 2012

Ciao a tutti .... oggi nasce il blog del Centro Estetico Soleluna .....




Con questo blog ovviamente voglio parlare di estetica, postare  articoli che parlano di novità o curiosità e con il vostro aiuto parlare di temi che vi interessano.


Quindi chiedete, postate, commentate ..... siete tutti ben accetti.