martedì 26 febbraio 2013

CELLULITE




La cellulite è una disfunzione del grasso sub-cutaneo più superficiale e del tessuto connettivo sottostante. Quindi, la cellulite è una malattia della pelle, piuttosto che un disturbo dovuto ad un accumulo di grasso. Sulla base degli studi di Curri, è possibile distinguere quattro stadi evolutivi della cellulite, che possono essere contrastati solo con l’intervento precoce di trattamenti personalizzati:

CELLULITE – PRIMO STADIO (edema)

Il primo stadio della cellulite si ha quando la circolazione venosa e linfatica rallenta, e si verificano microlesioni a livello delle pareti capillari. I liquidi e le tossine in essi contenuti, anzichè essere convogliati nel circolo sanguigno per essere espulsi, tendono a travasare nei tessuti. Compaiono i gonfiori localizzati soprattutto intorno alle caviglie, ai polpacci, alle gambe, alle cosce ed alle braccia. Questi liquidi che ristagnano e di cui il corpo non riesce più a liberarsi fanno apparire la pelle molle, toccandola si può avvertire la perdita di tono e di elasticità.
CELLULITE – istologia primo stadio
edema e lipoedema
dissociazione adipocitaria
ectasie capillaro-venulari
microaneurismi
stasi microcircolatoria


CELLULITE – SECONDO STADIO (sclerosi)

Le cellule adipose tendono a distanziarsi l’una dall’altra sotto la spinta del liquido interstiziale accumulato e non riescono più a svolgere le loro normali funzioni metabolich. Le fibre elastiche sono compresse dall’ingrossamento delle cellule adipose e non riescono più a svolgere la loro funzione, perciò la pelle inizia ad apparire meno elastica e perde di luminosità. Anche le fibre di collagene finiscono per degenerare, perdendo la loro funzione di sostegno dei tessuti, e i capillari si induriscono. Si formano nodulazioni dovute alla fibrosi reattiva (pelle a buccia d’arancia).


CELLULITE – istologia secondo stadio

manifestazioni abiotrofico-regressive degli adipociti
dilatazione masiva di microvasi e venule
sclerosi ed ipossidazione distrettuale
microemorragie


CELLULITE – TERZO STADIO (fibrosi e fibrosclerosi con micronoduli)

CELLULITE – QUARTO STADIO (epatizzazione e sovvertimento strutturale con macronoduli)

Il flusso sanguigno e linfatico continua, progressivamente, a diminuire, si formano noduli più grandi e dolenti al tatto. La fibrosi iniziale si  trasforma in sclerosi dei tessuti che inglobano i micronoduli di cui sopra. Il numero di capillari dilatati aumenta, appaiono ematomi, la superficie cutanea non è più omogenea, ma si presenta “a materasso”, fredda al tatto a causa dell’insufficienza circolatoria, dolente anche se viene toccata con modesta pressione, e se viene compressa lascia una depressione che scompare solo dopo alcuni secondi.

CELLULITE – istologia terzo stadio

dissociazione e rarefazione adipocitaria
incapsulamento degli adipociti degenerati in micronoduli
scompaginamento del confine dermo-epidermico
sclerosi iniziale del tessuto connettivo
massive ectasie capillaro-venulari
microaneurismi e microemorragie diffuse

CELLULITE – istologia quarto stadio

scomparsa della tipica lobulazione adipocitaria
macronoduli incapsulati da tralci connettivali
liposclerosi diffusa
microvaricosità
diffusa stasi microcircolatoria


CELLULITE – CAUSE

La predisposizione ereditaria è un fattore estremamente importante nel favorire la comparsa della cellulite.
La cellulite colpisce soprattutto le donne in sovrappeso o sedentarie, ma va sottolineato che l’80% delle donne svilupperà una forma di cellulite indipendentemente dal suo peso.



CELLULITE (PANNICOLOPATIAEDEMATOFIBROSCLEROTICA o P.E.F.S.) – FATTORI SCATENANTI

predisposizione genetica
difetti posturali e dell’appoggio plantare
prolungata stazione eretta
vita sedentaria
gravidanza
dieta ipoproteica, ipovitaminica, ipercalorica e povera di fibre
impiego di vasodilatatori periferici, calcionantagonisti, pillola anticoncezionale

CELLULITE – CATTIVE ABITUDINI DA EVITARE

gambe vicino a fonti di calore
gambe flesse per diverse ore
uso di calzature ed abbigliamento non idonei
bagni in vasca con acqua a più di 30°
prolungate esposizioni al sole a gambe coperte




domenica 17 febbraio 2013

PIOMBO NEI ROSSETTI?!? O.o

prova del piombo contenuto su 3 rossetti e una matita,
Risultato impressionante i rossetti piu persistenti KIKO e DIOR sono diventati neri mentre quello meno persistente DEBORAH e la matita non contiengono piombo. Ora Dior e Kiko si trovano nel bidone dei rifiuti farmaceutici.

Maggiore è il contenuto di piombo, maggiore è il rischio di provocare il cancro. Dopo aver fatto un test su rossetti, le labbra hanno presentato il livelo massimo di piombo sul prodotto AVON. I rossetti che presentano queste caratteristiche nocive sono quelli "persistenti". Se il vostro rossetto è persistente, è dovuto ad alti livelli di piombo.
Fate questa prova:
1. Mettete un poco di rossetto sulla mano;
2. Passate un anello d'oro su questo rossetto;
3. Se il colore del rossetto tende al nero, contiene piombo.
Si prega di inviare queste informazioni a tutti i vostri amici.

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giovedì 7 febbraio 2013

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mercoledì 6 febbraio 2013



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